V
U
B
D
M
P
R
V
R
U
W
G
C
S
F
M
X
N
U
H
K
Z
M
E
G
O
O
U
M
D
X
Y
G
M
B
R
G
U
G
M
X
M
J
T
E
T
Z
D
F
E
P
E
Z
T
N
O
J
E
G
W
P
S
Z
J
C
O
O
X
F
N
W
L
X
J
N
J
W
B
K
D
X
E
S
C
K
L
R
O
C
X
X
J
Y
J
I
C
C
Z
P
O
M
O
W
D
J
O
O
K
H
A
L
E
B
J
X
R
T
T
H
Q
W
P
Z
L
U
F
G
X
V
T
A
E
C
Z
R
E
E
D
A
T
T
M
Z
T
F
V
J
U
G
B
Q
E
A
H
Q
R
V
K
E
O
Z
N
A
Q
E
P
M
S
G
J
B
U
L
G
I
Q
P
P
M
U
K
S
M
M
U
D
S
Q
B
E
A
I
M
Z
Q
O
B
M
P
Z
T
W
F
K
I
A
P
B
Y
L
H
H
I
C
K
L
R
V
F
E
D
C
S
H
B
N
I
P
E
M
D
P
L
C
T
D
Q
Y
Y
P
X
Y
U
H
K
R
J
V
G
R
C
L
Q
Q
T
S
Z
U
A
H
W
O
C
E
C
U
Z
Q
N
F
Y
Q
A
X
R
D
M
G
P
O
K
F
Y
K
V
E
Q
V
N
T
Y
O
C
X
Q
X
R
Q
X
V
D
T
R
N
P
S
C
H
Z
R
F
Q
A
T
M
Z
P
K
Z
S
F
Q
F
V
T
Y
F
G
W
V
R
M
D
W
E
R
W
H
Q
K
X
X
P
T
M
D
N
F
H
R
C
F
I
N
M
A
U
G
Y
H
J
W
U
V
H
J
K
C
W
A
H
R
T
T
L
Y
L
Q
F
K
K
J
O
S
C
B
M
R
Q
B
U
C
P
Z
T
W
Q
Y
E
J
U
B
Z
A
X
W
D
D
J
X
T
K
F
C
R
H
A
X
M
S
Y
S
Y
G
K
R
D
F
H
Q
A
G
G
M
D
U
Z
J
L
H
O
I
X
H
Z
X
G
T
A
R
Z
E
Q
X
T
P
N
U
Y
Z
X
L
M
Z
I
Q
H
A
H
S
H
D
Q
J
J
D
V
D
J
T
A
W
I
S
V
T
L
H
D
P
D
Z
S
L
Q
U
G
F
Z
J
S
J
Q
U
M
N
F
U
N
V
W
R
K
A
B
L
J
B
L
K
U
R
O
G
F
O
H
H
G
E
V
V
U
I
U
G
E
Z
I
U
Z
Y
V
H
Z
A
E
Z
N
M
O
X
R
U
F
O
X
B
W
W
W
P
Z
D
Q
O
B
J
Z
W
A
M
U
D
I
I
K
L
J
Y
X
X
L
C
L
H
U
T
V
V
Z
B
O
T
N
W
B
Z
Q
D
T
G
F
X
M
A
K
S
V
C
K
C
S
J
X
R
M
C
H
H
D
Q
T
K
O
P
L
X
X
T
I
W
X
R
L
S
X
T
H
W
G
V
F
D
W
W
W
U
S
N
Y
T
U
H
L
G
R
Y
G
J
P
E
I
E
C
U
T
Z
A
F
U
L
N
Z
W
Q
E
J
U
Z
R
A
C
Z
V
W
Y
R
A
D
W
Q
C
L
O
X
B
B
G
Q
D
R
Z
C
M
G
E
M
A
Z
E
T
K
S
B
D
B
U
Z
V
V
P
C
A
V
C
L
Y
S
P
M
X
V
F
N
F
E
H
Y
B
E
B
D
V
C
X
X
K
S
Z
U
T
N
P
O
V
D
W
V
P
D
B
G
Y
I
Y
L
H
Z
M
Z
H
V
P
I
I
X
A
H
H
L
V
N
F
T
R
P
L
O
E
R
U
B
U
F
R
Z
G
M
C
Intermediate2025-02-09

La corsa nel parco

Un'avventura di corsa, amicizia e scoperta.

La corsa nel parco

Era una mattina fresca di primavera e il sole splendeva nel cielo azzurro. Laura e Marco si erano dati appuntamento nel parco per una corsa. Laura era un po' nervosa; era la sua prima volta che correva una gara. "Sei pronta?" chiese Marco con un sorriso incoraggiante. "Sì, credo di sì!" rispose Laura, cercando di nascondere la sua ansia. Il parco era pieno di gente: bambini che giocavano, cani che correvano e famiglie che facevano picnic. L'aria era fresca e profumata di fiori. "Andiamo!" disse Marco, e i due partirono.

I primi cento metri furono facili. Laura si sentiva come una gazzella, leggera e veloce. Marco correva accanto a lei, incoraggiandola. "Sei fantastica!" diceva. Ma dopo un po’, il percorso iniziò a farsi più difficile. Il terreno diventò collinoso e Laura sentiva le gambe pesanti. "Non mollare!" le urlò Marco. La sua voce era come un'onda di energia che la spingeva avanti.

Laura si ricordò di quanto avesse allenato. Lei e Marco si erano incontrati ogni sabato per settimane, correndo insieme e aiutandosi a vicenda. Gli allenamenti erano stati duri, ma avevano anche riso molto. In particolare, ricordava una volta in cui avevano corso sotto la pioggia e si erano praticamente bagnati fradici. "Quella volta è stata divertente!" pensò Laura, e un sorriso le illuminò il viso.

Arrivarono a un punto panoramico che dominava il parco. Marco si fermò e disse: "Guarda che vista!". Laura guardò e rimase colpita dalla bellezza del posto: gli alberi verdi, il cielo sereno e gli uccelli che cantavano. "Wow, è incredibile!" esclamò. Era importante prendersi dei momenti per apprezzare la bellezza intorno a loro. A volte, durante la corsa, ci si dimentica di guardare avanti e vedere ciò che c'era attorno.

Dopo aver ammirato la vista, ripresero a correre. Ad un certo punto, Laura si accorse che c’era molta gente che partecipava alla corsa come loro. "Siamo vicini all'inizio della gara!" disse Marco, eccitato. Laura sentiva il cuore battere forte. Tanti corridori li circondavano, ognuno con la propria storia e sogni. Questo la motivò ancora di più.

Quando giunsero alla partenza, sentirono l'emozione nell'aria. C’erano striscioni colorati, musica al massimo, e l’aria era piena di grida di incoraggiamento. Tutti si stavano preparando. Laura si sentiva un po' intimorita, ma Marco le prese la mano e le disse: "Siamo qui insieme e dobbiamo goderci questo momento!". Le sue parole le diedero coraggio.

Il palco era ora davanti a loro e un gruppo di persone iniziò a contare alla rovescia. "Cinque, quattro, tre..." Ogni numero faceva crescere la tensione. Laura guardò Marco, il suo amico era felice e le stava sorridendo. Poi, finalmente, arrivò il momento: "Via!"

Con un forte scatto, i corridori partirono. Laura sentì una scarica di adrenalina e, senza pensarci troppo, iniziò a correre. Le gambe si muovevano da sole. Ogni passo era come un battito di tamburo, ogni respiro una melodia. Era in corsa e si sentiva viva, potente, come se potesse conquistare il mondo.

La corsa proseguì e lei e Marco correvano fianco a fianco. Parlavano, ridevano e si incoraggiavano a vicenda. La giornata stava diventando un’esperienza indimenticabile. Laura stava scoprendo non solo il piacere della corsa, ma anche il valore dell'amicizia e della determinazione. Man mano che la corsa continuava, Laura iniziò a sentire la fatica nei muscoli, ma non si lasciò scoraggiare. Marco, sempre al suo fianco, la spronava continuamente: "Dai, possiamo farcela! Non siamo lontani dalla meta!" La sua voce era un faro di luce nella nebbia della stanchezza. Ad ogni giro, notava che più persone si univano al percorso. Alcuni correvano veloci, mentre altri camminavano tranquillamente, ma tutti con lo stesso obiettivo: divertirsi e fare del bene per la propria salute.

A un certo punto, Marco si girò verso Laura e le disse: "Guarda, ci sono anche i bambini che corrono. Non è bello?" Laura vide un gruppo di bambini correre e ridere, pieni di energia e gioia. Questa immagine la fece sorridere e rinnovò il suo spirito. "Sì, è fantastico!" rispose. Ma la corsa cominciava a diventare veramente difficile. I loro muscoli facevano male, e il fiato era corto. Fu in quel momento che Laura si ricordò di quanto fosse importante credere in se stessi e trovare forza nelle avversità.

Proprio quando pensava che non ce l'avrebbe fatta, videro un grande striscione che segnava il traguardo. "Guarda, Laura! Siamo quasi in fondo!" Marco urlò, la sua voce risuonava come un tamburo. Laura sentì una nuova ondata di energia. "Possiamo farcela!" si disse. Così accelerarono, spronati dall'emozione del traguardo. Non importava che stessero sudando e che i loro cuori battessero forte; quello che contava era la sensazione di diventare sempre più forti.

Finalmente, i due amici raggiunsero il traguardo. Laura lo attraversò e si fermò, ansimando ma incredibilmente felice. Avevano corso insieme e l'avevano fatto! Marco le strinse la mano e le disse: "Ce l'abbiamo fatta! Sei stato fantastica!" Laura, con il cuore che batteva forte, si sentiva orgogliosa di se stessa. Non era solo la corsa a averla emozionata, ma anche l'amicizia che aveva condiviso con Marco.

Dopo la corsa, si sedettero su una panchina nel parco per riprendersi e godersi il momento. "Penso che dovremmo farlo più spesso," disse Marco, sorridendo. "Sì, mi è piaciuto tanto!" rispose Laura. In quel momento, Laura rifletté su ciò che aveva vissuto. La corsa non era solo un’attività fisica, ma un viaggio di crescita personale, un modo per superare le proprie paure e scoprire nuove potenzialità. La sua amica le aveva fatto capire che, anche quando le cose si fanno difficili, è importante continuare e non arrendersi.

Mentre tornavano a casa, Laura si sentiva leggera, come se avesse appena conquistato una vetta. La corsa aveva reso la loro amicizia ancora più forte. Laura capì che non importava la competizione o il risultato; ciò che contava davvero era il viaggio e le persone che aveva accanto. Aveva imparato a fare affidamento su se stessa e su chi le stava intorno, e questa era una lezione che avrebbe portato sempre con sé. La corsa nel parco era diventata più di un semplice sport; era diventata un'esperienza di vita.

La corsa nel parco non era solo un'attività fisica, era un simbolo di come affrontiamo le sfide della vita. Ogni passo dato insieme, ogni incoraggiamento scambiato, si unisce per formare qualcosa di più grande. La vita può essere una corsa lunga e impegnativa, ma con gli amici, il supporto e la determinazione, possiamo affrontare qualsiasi ostacolo. Laura capì che la vera vittoria non era quella di arrivare prima, ma di avere il coraggio di partecipare e di godere del viaggio. La corsa nel parco era un promemoria che, a volte, i momenti più semplici possono portarci le più grandi gioie. E così, con il cuore leggero e nuovi sogni, tornò a casa, pronta per le prossime sfide che la vita le avrebbe riservato.

Quiz

Qual era l'emozione di Laura all'inizio della corsa?

Cosa disse Marco per incoraggiare Laura durante la corsa?

Quale lezione Laura apprese dalla corsa?