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Beginner2024-12-17

Il brutto anatroccolo

Una storia di cambiamento e bellezza

Il brutto anatroccolo

C'era una volta, in un piccolo villaggio, un'anatra che viveva in un grande stagno. L'anatra era molto felice e amava nuotare con i suoi amici. Ogni giorno, il sole splendeva, e l'acqua era calda. L'anatra aveva anche dei bellissimi pulcini gialli, e tutti giocavano insieme. Ma un giorno, un brutto anatroccolo nacque in mezzo ai pulcini. Era diverso. Era grande e grigio, mentre gli altri erano piccoli e gialli. Gli altri pulcini lo guardarono con occhi strani. "Perché sei così brutto?" chiese uno di loro. Il brutto anatroccolo si sentì triste. Non capiva perché era diverso.

"Non ti preoccupare, tornerò quando sarò più grande!" esclamò il brutto anatroccolo, ma gli altri non lo ascoltarono. Ogni giorno era triste per lui. Decise di lasciare la casa e di cercare un posto dove sentirsi meglio.

Il brutto anatroccolo si mise in viaggio. Lungo il cammino, incontrò tanti animali. Prima, incontrò un coniglio. Il coniglio era veloce e saltellante. "Ciao, brutto anatroccolo!" disse il coniglio. "Perché sei triste?" Il brutto anatroccolo rispose: "Non so perché, ma nessuno mi ama. Sono diverso e brutto!"

Il coniglio guardò l'anatroccolo e disse: "Non è importante come sembri. L'importante è chi sei dentro." Questo pensiero lo fece sentire un po' meglio, ma ancora non si sentiva bello. Continuò il suo viaggio e si avvicinò a un campo fiorito.

In quel campo vide una bellissima farfalla. La farfalla volava leggera e colorata. "Ciao, brutto anatroccolo!" disse la farfalla. "Perché sei così triste?" L'anatroccolo rispose: "Non sono come voi. Sono brutto e solo." La farfalla lo guardò e disse: "Guarda i fiori! Sono diversi, ma sono tutti belli. Anche tu sei unico, e questo è speciale!"

L'anatroccolo pensò alle parole della farfalla. Ma continuò a girare alla ricerca di un posto dove si sentisse a casa. Arrivò in una grande foresta. Lì, vide degli alberi alti e animali che giocavano. Lì si sentì un po’ più felice, ma ancora triste per quanto era diverso.

Ogni giorno, il brutto anatroccolo nuotava in uno stagno e guardava gli altri animali. Ma gli altri animali continuavano a dirgli: "Sei brutto! Non puoi giocare con noi!" L'anatroccolo si sentiva sempre più solo. Un giorno, stanco di essere triste, decise di lasciare la foresta. Partì per un lungo viaggio. Camminò e camminò fino a trovare un grande lago. Il lago era tranquillo e sembrava meraviglioso. Si sedette sulla riva e cominciò a piangere.

Ma, all'improvviso, accadde qualcosa di magico! Mentre piangeva, il brutto anatroccolo vide il suo riflesso nell'acqua. Ma non era più un brutto anatroccolo. Era un bellissimo cigno! Era grande, elegante e bianco come la neve. Rimase stupito e non riusciva a credere ai suoi occhi. Non era mai stato sfortunato, era solo diverso, e ora era bellissimo! Le lacrime di tristezza si trasformarono in lacrime di gioia. Finalmente si sentiva fiero di chi era! Il brutto anatroccolo rideva felice. "Ora sono bello!" esclamò. Con il suo nuovo corpo, cominciò a nuotare nel lago. Nuotava con grazia e i suoi movimenti erano eleganti. Era diverso, ma ora sapeva che era speciale. I pesci nel lago lo guardavano stupiti. "Che bel cigno!" dissero. Il brutto anatroccolo ora non era più brutto, era un meraviglioso cigno.

Il cigno iniziò a volare. Alzò le ali per la prima volta e sentì il vento sul suo viso. Era libero. Volò sopra gli alberi e sopra l’acqua. Vedeva il mondo da un’altra prospettiva. Tutto era più bello dall'alto. Mentre volava, vide gli animali della foresta e lo stagno dove era nato. Decise di tornare a casa.

Quando arrivò allo stagno, gli altri anatroccoli lo riconobbero subito. "Non è lui, è un cigno!" dissero. Il brutto anatroccolo non si sentiva più brutto. Si avvicinò a loro con un grande sorriso. "Ciao!" disse. Gli altri anatroccoli lo guardarono con rispetto. "Sei fantastico!" esclamò uno di loro. Questo fece sentire il cigno molto felice.

Gli altri anatroccoli ora capivano. "Non importa come sembri, tu sei speciale!" dissero. Il cigno nuotò con loro e si sentì finalmente accettato. Cominciò a insegnare ai suoi vecchi amici a nuotare e a volare. Mostrava loro quanto era bello il mondo dall’alto.

Ogni giorno, il cigno tornava nel lago e portava gioia agli altri animali. Raccontava storie, ballava e volava con grazia. Lo amavano tutti, e lui si sentì parte della loro comunità. Col tempo, diventò un esempio per tutti.

Un giorno, durante una bella giornata di sole, il cigno notò una piccola anatra. Era triste e sola, come lui un tempo. Allora andò da lei. "Ciao, piccola anatra!" disse con affetto. "Perché sei triste?"

"Non sono bellissima come gli altri anatroccoli," rispose la piccola anatra. Il cigno sorrise e disse: "Non preoccuparti. Anche io non ero bella. Ci vuole tempo per scoprire quanto sei speciale. Puoi sempre cambiare e diventare chi vuoi essere!"

La piccola anatra guardò il cigno con occhi pieni di speranza. "Davvero?" chiese. "Sì!" disse il cigno, "Sei già bellissima dentro di te!". La piccola anatra si illuminò e iniziò a sentirsi meglio.

Il cigno decise di prendersi cura di lei come gli altri animali avevano fatto per lui. Ogni giorno la visitava, giocava e parlava con lei di quanto fosse unica. Con il tempo, la piccola anatra crebbe e divenne un bellissimo cigno, proprio come il suo amico.

Il cigno e il suo nuovo amico volarono insieme e giocarono nel cielo. Ora sapevano tutti che essere diversi era una cosa meravigliosa. Loro erano speciali perché erano unici. Così, nel grande lago, tra il canto degli uccelli e lo splendere del sole, vissero felici.

E così, il brutto anatroccolo, ora diventato un ritmo splendido, insegnò a tutti che l'amore e l'amicizia sono più importanti dell'aspetto. Tutti siamo unici e speciali a modo nostro. E vissero felici e contenti nel loro mondo incantevole, sempre insieme.

Quiz

Quale animale era triste e diverso tra i pulcini?

Cosa vide il brutto anatroccolo quando si guardò nell'acqua?

Cosa disse la piccola anatra al cigno quando era triste?